“Allora saltò oltre per precorrere le predizioni e appurare la data e le circostanze della sua morte. Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell’istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perché le stirpi condannate a cent’anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra.”
“Cent’anni di solitudine”
Gabriel Garcìa Màrquez
rimarrà tutto con noi...
RispondiEliminaCiaoooooooo Francesca. Immagino tutto bene grazie ti ho letto con piacere io sono latitante ....:-((
RispondiEliminaAuguri di Buona Pasqua a te e Famiglia un abbraccio e bacione, anche se lontani gli amici non si scordano mai.
Edvige
Anche'io l'avevo letto , "cien años de soledad",... cent'anni fa; ...non tanti. Oggi ho scoperto che non ho il libro, l'ho cercato ma non l'ho trovato, lo stesso che tante altre... Ma i libri sono quanto le persone, possono sparire ma se ci sono piaciuti rimarranno con noi nel tempo...
RispondiEliminapodi-.
Buona Pasqua Francesca!
RispondiEliminaCiao
Federico
:(
RispondiEliminaSaranno pure Cent'anni di solitudine, ma quante volte mi ha tenuto compagnia!
RispondiEliminaSerena Pasqua a te e famiglia.
RispondiEliminaCinzia
Tanti auguri di Buona Pasqua! Ciao Cri : )
RispondiElimina"Crónica de uma Morte Anunciada" : que esteja em paz!
RispondiEliminaTe abraço, bella, rrss
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